Kin-narah
Allevamento gatto sacro di birmania
La cura del sacro di birmania
Il mantello del Sacro di Birmania, nonostante sia un mantello a pelo semi-lungo, non necessita di particolari cure, in quanto non è facilmente soggetto alla formazione di nodi, grazie all'assenza del sottopelo.
Tuttavia, per mantenere inalterata la normale lucidità del pelo del birmano e per garantire morbidezza al suo mantello soffice e voluminoso, è importante che venga effettuata una buona toelettatura, che consiste sia nella spazzolatura del pelo – quotidiana o settimanale- sia nel cosiddetto “bagnetto”. Se abituato fin dalla tenera età, il sacro di birmania non darà problemi durante il bagno. Per spazzolare il birmano è sufficiente un cardatore (una paticolare spazzola con denti ad uncino) o un pettine specifico per la rimozione del pelo morto. Il pelo del sacro di birmania è molto sottile, è importante perciò non essere troppo energici al fine di non strapparlo. È preferibile quindi effettuare spazzolate lente e ritmiche per non danneggiare il pelo, e per rendere l’operazione gradevole e rilassante per il birmano, che si presterà più facilmente, le prossime volte, a questa pratica. Il cardatore va passato su tutto il corpo sia nel verso del pelo che contropelo, per rendere voluminoso il mantello del sacro di birmania.
La toelettatura include anche la pulizia delle orecchie e la cura delle unghie.
La pulizia delle orecchie è molto importante per la salute del birmano: una pulizia accurata, infatti, permetterà di prevenire eventuali malattie e otiti causate dalla presenza massiccia di cerume o di dermatiti, che possono essere causate da batteri come il pabulum.
Questa operazione è molto delicata, perciò è importante essere fermi e decisi ma anche estremamente leggeri nella pulizia delle orecchie del sacro di birmania, che verrà effettuata con un batuffolo di cotone inumidito con un detergente delicato apposito.
Il taglio delle unghie del birmano è un altro passo importante per una corretta toelettatura.
Così come accade per le unghie dell’uomo, anche quelle del gatto presentano una parte “viva”, che assume la classica colorazione rosa, ed una parte “morta”, di colore bianco: la parte che va asportata è appunto quest’ultima.
È importante fare attenzione a non tagliare la parte rosa, ricca di terminazioni nervose che possono fare sanguinare abbondantemente l’unghia causando anche dolore al gatto.
Per tagliare le unghie è sufficiente prendere nella mano la zampa del sacro di birmania e premere delicatamente sulle dita. Così facendo l'unghia uscirà fuori e sarà possibile spuntarla con il tagliaunghie specifico. Le unghie troppo lunghe possono dare fastidio al gatto, e in alcuni casi incidere anche sul carattere, perciò tagliare con regolarità le unghie del sacro di birmania è fondamentale.